BambinixlaPace. Il progetto di Ai.bi ai confini dell’Ucraina

All’inizio della guerra in Ucraina, Fondazione di Comunità Milano ha voluto manifestare il proprio impegno offrendo un sostegno concreto a minori e famiglie in fuga dal conflitto. Un intervento “eccezionale”, perché esterno al nostro territorio di riferimento, che contribuisce al progetto BambinixlaPace promosso e realizzato da Ai.Bi – Associazione Amici dei Bambini, al confine fra Ucraina e Moldavia e in due centri profughi moldavi.

L’attività prevede l’assistenza e la distribuzione di beni di prima necessità alla dogana di Palanca presso un punto Ai.Bi. dedicato, in un luogo nel quale, ogni giorno, oltre 100 persone attraversano il confine tre Ucraina e Moldavia. Il progetto è completato da interventi di sostegno psico-sociale e animazione per bambini e adolescenti nel centro profughi MoldExpo di Chișinău e nel centro di accoglienza per minori non accompagnati ad Hincesti.

L’Associazione Amici dei Bambini, che è presente in Ucraina e in Moldova dal 1999, si è attivata per far fronte all’emergenza all’avvio del conflitto, per assistere minori e delle donne sole che, in fuga dalla guerra, hanno raggiunto e stanno continuando a raggiungere la Moldavia e, da lì, l’Italia.

Le attività di Ai.Bi procedono anche sul fronte italiano, dove continua l’accoglienza di nuclei mamma–bambino/a e dei minori evacuati dagli orfanotrofi dell’Ucraina che giungono in Italia accompagnati dai loro tutori. Pochi giorni fa, a Mulazzano, ha aperto la “Casa della Pace”, la prima struttura di accoglienza familiare per i rifugiati ucraini, che accoglie 9 minori con i loro genitori affidatari e 3 nuclei mamma-bambino/a.

“In questo momento – ha dichiarato Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini – tutti siamo chiamati a farci carico del futuro dell’Ucraina, sostenendo e stando vicino soprattutto a coloro che sono più fragili e vulnerabili: i bambini. A maggior ragione quelli che non hanno più i genitori e non possono stringere la mano di una mamma o cercare lo sguardo rassicurante di un papà davanti alla paura di ciò che accade. Incontrare, lungo questo cammino di speranza, altre realtà, specie se importanti come la Fondazione di Comunità Milano, che condividono con Ai.Bi. obiettivi e modalità operative, ci dà ulteriore forza e ci conferma che quanto fatto finora e quanto abbiamo intenzione di fare va nella giusta direzione. Per questo, una volta di più, non possiamo che ringraziare Fondazione di Comunità Milano per il supporto e la condivisione non tanto di un singolo intervento, quanto di un modo per guardare insieme il futuro”.

“All’inizio di questa guerra ‘mostruosa e selvaggia’ come l’ha definita Papa Francesco, la nostra Fondazione ha voluto manifestare il proprio impegno offrendo un sostegno concreto di prima assistenza a minori e famiglie ai confini del conflitto, un intervento per noi stra-ordinario. Il nostro supporto va al progetto BambinixlaPace di Ai.Bi., presente in Ucraina dal 1999 e da sempre impegnata a tutela dei più piccoli” – ha commentato Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano”.

Nel mese di marzo la nostra Fondazione ha avviato, insieme al Comune di Milano, il Fondo #MilanoAiutaUcraina finalizzato alla raccolta di donazioni per sostenere lo sforzo di accoglienza di donne, minori e bambini ucraini sul nostro territorio e promuovere progetti d’intervento materiale e di inclusione sociale di medio periodo.

L’Orchestra Verdi sostiene #MilanoAiutaUcraina

L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi aderisce a #MilanoAiutaUcraina, la raccolta fondi avviata dalla Fondazione di Comunità Milano, su impulso del Comune per l’aiuto e l’accoglienza dei profughi ucraini sul territorio milanese.

La Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi mette a disposizione 100 biglietti al prezzo calmierato di 10 € per ogni concerto in cartellone a partire da mercoledì 16 marzo e sino a mercoledì 13 aprile 2022. Al momento dell’acquisto dei biglietti, sarà possibile selezionare la quota che si intende destinare alla donazione (selezionando in alternativa 20, 30 o 50 €). Sarà inoltre condiviso con tutto il pubblico il link per effettuare donazioni libere a favore di #MilanoAiutaUcraina.

L’iniziativa solidale si conclude con l’esecuzione della Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach che si terrà nel Duomo di Milano mercoledì 13 aprile, in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo. In occasione di questo concerto, il libretto di sala promuoverà le donazioni fornendo indicazioni su come versare il contributo di solidarietà alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra. 

Con l’adesione alla campagna #MilanoAiutaUcraina, la Presidente e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi hanno voluto “mettere la cultura al servizio della solidarietà, con il contributo degli spettatori e della comunità della Verdi, per sostenere le importanti iniziative in campo per accogliere i profughi ed alleviare le loro sofferenze”.

Di seguito le quote dei biglietti-donazione previsti dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi:

#MilanoAiutaUcraina20: 20 € di donazione + 10 € di biglietto = 30 €
#MilanoAiutaUcraina30: 30 € di donazione + 10 € di biglietto = 40 €
#MilanoAiutaUcraina50: 50 € di donazione + 10 € di biglietto = 60 €

L’acquisto del biglietto si può effettuare online e presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano (orari: martedì-domenica, 10-19; telefono: 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org)

In alto, un’immagine di Angelica Concari

#MilanoAiutaUcraina. Al via il Fondo con il Comune di Milano

La Fondazione di Comunità Milano onlus, su impulso del Comune di Milano, ha avviato il Fondo #MilanoAiutaUcraina finalizzato alla raccolta di donazioni che saranno utilizzate per sostenere progetti di aiuto e accoglienza della popolazione ucraina in arrivo in città per fuggire dalla guerra.

La finalità del Fondo è sostenere lo sforzo straordinario di accoglienza di donne, minori e bambini costretti a lasciare il loro Paese e promuovere progetti d’intervento materiale e di inclusione sociale di medio periodo. Il Fondo rappresenta un’occasione per affrontare questa sfida con una regia comune tra Comune e Città metropolitana di Milano, Protezione Civile, Fondazione di Comunità Milano in collaborazione con le organizzazioni pubbliche e del privato sociale presenti sul territorio.

#MilanoAiutaUcraina

“In un momento così complicato per l’Europa e i suoi cittadini, – dichiara il Sindaco Giuseppe Sala – Milano vuole fare la propria parte per aiutare il popolo ucraino. L’Amministrazione si è organizzata, sotto il coordinamento della Prefettura, per garantire l’accoglienza e rispondere ai primi bisogni e l’attivazione di questo Fondo vuole essere un modo per intercettare e incanalare la generosità dei milanesi verso progetti di sostegno a chi, nelle prossime settimane, verrà accolto nella nostra città, in coerenza con lo spirito solidale ambrosiano”.

Fondazione Cariplo ha voluto sostenere il fondo solidale #MilanoAiutaUcraina con un contributo di 125mila euro che rientra nei  3,4 milioni di euro stanziati a favore dell’accoglienza dei profughi ucraini.

#MilanoAiutaUcraina è aperto alla partecipazione economica di cittadini, imprese, enti e associazioni che vogliano dare il loro contributo. Qualunque persona o ente potrà effettuare donazioni alla Fondazione destinandole a #MilanoAiutaUcraina.

  • Per le donazioni vai alla pagina del Fondo #MilanoAiutaUcraina. E’ possibile anche donare con bonifico all’Iban IT18Y0306909606100000162571 –  causale ‘Fondo #MilanoAiutaUcraina

Il Comune di Milano sta mettendo in campo una serie di azioni per accogliere al meglio i profughi in arrivo in città con il coordinamento con Prefettura, Questura, Istituzioni e associazioni del terzo settore. Contestualmente è stato realizzato in italiano e in ucraino un vademecum che sarà disponibile sul sito del Comune di Milano con tutte le informazioni utili. Sul sito del Comune è disponibile la pagina Milano Aiuta, con tutte le informazioni in costante aggiornamento.

  • Prime informazioni e accoglienza
    Infopoint Protezione Civile
    In stazione Centrale è stato attivato un info point destinato ai profughi che hanno già un luogo dove andare e a chi ha necessità di trovare una sistemazione temporanea
    Numero Verde
    La Protezione Civile ha attivato il numero verde 800-894545 per le persone che hanno necessità di essere alloggiate. E’ disponibile il numero verde del Comune 020202 che fornisce informazioni sull’accoglienza, le reti di supporto che riguardano alimenti, beni di prima necessità, vestiario e orientare chi vuole mettere a disposizione alloggi per le famiglie
    Refugees Welcome
    Chi è disponibile ad accogliere profughi nella propria casa può registrarsi sulla piattaforma refugees-welcome.it/accogli-una-persona-rifugiata. Chi invece ha a disposizione appartamenti vuoti può segnalarlo inviando una mail all’indirizzo casa@equacooperativa.it
    Caritas Ambrosiana
    Promuove la raccolta di disponibilità alloggiativa nella rete delle parrocchie della diocesi di Milano. Per segnalarsi è possibile scrivere a stranieri@caritasambrosiana.it.
    Casa Equa Cooperativa
    Chi abbia a disposizione appartamenti vuoti può segnalarlo inviando una mail all’indirizzo casa@equacooperativa.it.
  • Minori non accompagnati
    Per i minori non accompagnati dai genitori, il loro arrivo dovrà sempre essere segnalato al Tribunale per i minorenni all’indirizzo mail segreteriaMSNAtribmin.milano@giustizia.it.
  • Raccolte alimentari e di beni di prima necessità
    E’ consultabile una guida con le indicazioni sulle tipologie ammesse, sulla modalità di confezionamento dei pacchi e i luoghi di consegna pubblica al sito di Food Policy.
  • Inserimento scolastico
    Per segnalare richieste relative ai bambini dagli 0 ai 6 anni sul territorio di Milano, chiamare il numero 02.0202, oppure scrivere una mail ed.infanziaiscrizioni@comune.milano.it
    Per i bambini e ragazzi dai 6 anni in su, si stanno avviando percorsi educativi, supporto all’apprendimento dell’italiano ed esperienze scolastiche ed extrascolastiche.

Leggi il comunicato stampa

Il Teatro alla Scala in concerto per #MilanoAiutaUcraina

Concerto per la pace alla Scala

Un concerto per la pace al Teatro alla Scala. Lunedì 4 aprile 2022 Riccardo Chailly dirigerà lo Stabat Mater di Rossini per esprimere la ferma condanna della guerra in Ucraina e per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal conflitto.

L’Orchestra e il Coro della Scala si esibiranno a titolo gratuito con i solisti Rosa Feola, Juan Diego Flórez e Alex Esposito a sostegno del Fondo #MilanoAiutaUcraina costituito dalla Fondazione di Comunità Milano Onlus su impulso del Comune.
Il concerto sarà in vendita da oggi, martedì 15 marzo alle ore 12 online sul sito teatroallascala.org e presso la Biglietteria del Teatro alla Scala (lunedì/sabato ore 12/18). I biglietti hanno un costo variabile da 10 a 95 euro, con invito ad aggiungere una donazione nel corso dell’operazione d’acquisto. La quota per le aziende è di 500 euro, più informazioni sono disponibili sul sito della Scala.

I proventi di biglietteria del concerto e delle donazioni saranno interamente devoluti al Fondo #MilanoAiutaUcraina – finalizzato al sostegno di progetti di aiuto e accoglienza dei profughi nel territorio di riferimento della Fondazione di Comunità Milano – e alla Croce Rossa Italiana Internazionale, per le attività a supporto della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina.

IL CONCERTO

Per questa occasione il Teatro alla Scala ha raccolto insieme all’Orchestra e al Coro diretto da Alberto Malazzi un quartetto di straordinari interpreti rossiniani. I solisti saranno il soprano Rosa Feola, il tenore rossiniano per eccellenza Juan Diego Flórez e il basso Alex Esposito. Il nome del mezzosoprano sarà comunicato successivamente. Tutti i musicisti, le musiciste e le maestranze coinvolte offriranno il proprio lavoro a titolo gratuito.

Lo Stabat Mater di Rossini nasce nel 1831 per la fruizione esclusivamente privata dell’Arcidiacono di Madrid; Rossini non l’aveva neanche scritta tutta di suo pugno. Con la morte dell’Arcidiacono nel 1837, il lavoro pass a una casa editrice parigina contro la volontà dell’autore, e la vicenda finisce in tribunale. Quando Rossini rientra in possesso del manoscritto, completa i numeri mancanti per firmare una delle pagine sacre più straordinarie dell’Ottocento italiano.

Immagine in apertura:  Flickr / Paula Soler-Moya

Il Teatro Franco Parenti al fianco di #MilanoAiutaUcraina

A partire dal 14 marzo, il Teatro Franco Parenti aderisce e sostiene la raccolta del fondo #MilanoAiutaUcraina, costituito da Fondazione di Comunità Milano su impulso del Comune di Milano e finalizzato alla raccolta di donazioni destinate a sostenere progetti di aiuto e accoglienza della popolazione ucraina arrivata in città per fuggire dalla guerra.

Tutto il ricavato della prima de Il Sosia di Fëdor Dostoevskij e parte del ricavato della prima di Zio Vanja di Anton Čechov – entrambe in programma martedì 22 marzo – saranno devoluti a #MilanoAiutaUcraina. La scelta di questi spettacoli ha un valore simbolico: i loro autori sono tra i più significativi esponenti della letteratura russa e rappresentano con le loro opere il potere e la forza unificatrice dell’arte.

Presso il teatro, sono state inoltre attivate ulteriori forme di sostegno al fondo #MilanoAiutaUcraina: è possibile effettuare donazioni libere e micro-donazioni arrotondando il costo del biglietto.

Il Teatro Franco Parenti supporta la raccolta destinata alla popolazione civile ucraina accolta nel nostro territorio anche attraverso i suoi canali di comunicazione: il banner della raccolta fondi sarà pubblicato sul sito nella sezione della biglietteria on line e sulle pagine dedicate agli spettacoli, mentre l’hashtag #MilanoAiutaUcraina verrà rilanciato su tutti i contenuti social del teatro.

 

In alto, un’immagine dello spettacolo Zio Zanja (Credit: Teatro Franco Parenti)

Stare insieme e prendersi cura di un luogo. L’inverno non ferma Costruendo Nuovo Armenia.

Costruendo Nuovo Armenia, un progetto di Bando57 mostra come costruire una nuova visione dello stare bene insieme prendendosi cura di un luogo.

Ecco cosa ci hanno scritto:

Il gruppo di lavoro “Costruire Nuovo Armenia” si è allargato agli utenti della Cooperativa Sì, si può fare Onlus; si tratta di persone con disabilità cognitive che grazie al lavoro di integrazione che gli educatori svolgono, stanno riuscendo ad inserirsi nel tessuto del quartiere in maniera attiva. Il giardino di Nuovo Armenia è diventato l’occasione per co-progettare il lavoro sulle aree verdi, conoscerci e crescere insieme.

I giovedì mattina sono diventati degli appuntamenti fissi che hanno per noi raggiunto la valenza di un rito irrinunciabile: colazione in giardino, definizione del lavoro della giornata in accordo con il gruppo allargato che si incontra la domenica, piccoli lavori di manutenzione, scambio di informazioni sulle attività settimanali, foto e video del lavoro svolto per documentare le attività e aggiornare chi poi deve proseguire i lavori.

Questi ultimi mesi sono stati faticosi perché hanno limitato gli incontri in gruppi allargati; per rispettare le norme anti-contagio abbiamo ridotto i numeri, ma i lavori insieme proseguono ed abbiamo trovato un modo per restare in contatto inviando i video dei lavori e scambiando messaggi.

Ecco alcune foto e video che non abbiamo pubblicato sui social per la tutela la privacy dei ragazzi.

Siamo felici di condividerli con voi per mostrare quanto impegno c’è dietro ogni singola giornata di lavoro. I video sono utilizzati prevalentemente per alimentare la relazione con le famiglie degli utenti che aggiorniamo puntualmente per raccontare, insieme agli educatori, i progressi dei loro figli.

Aspettiamo con ansia l’arrivo della bella stagione per far sì che questa prima fase ci porti a delle giornate comunitarie sempre più intense e significative”.

 

 

Sostegno psicologico a portata di smartphone: attivo ItaliaTiAscolto

Ne parla l’ideatore prof. Emanuele Preti – Centro di Ricerca Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca

A quali bisogni risponde ItaliaTiAscolto?
Rispondiamo ai bisogni di ascolto, condivisione e supporto di tutti coloro che, a causa dell’emergenza sanitaria del COVID-19, sono in una condizione di stress e sofferenza emotiva. Sono molte, infatti, le persone che hanno dovuto affrontare cambiamenti sostanziali nella loro routine e che si sono trovate a gestire da sole gli effetti di questo momento di incertezza. Per rispondere a questo nuovo bisogno, il BICApP, il centro di ricerca del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, ha progettato un’applicazione che offre ai cittadini la possibilità di accedere gratuitamente a stanze virtuali di gruppo dove uno psicologo esperto conduce sessioni di sostegno psicologico.

Cosa distingue questo servizio da altri, qual è l’aspetto innovativo?
Grazie a iMoobyte, che ha sviluppato l’app, è stata creata una risorsa inedita e ampiamente accessibile che risponde ai bisogni dei cittadini in modo capillare e che sfrutta le più recenti tecnologie al servizio della comunità.

A chi si rivolge in particolare?
Ogni utente ha la possibilità di scegliere tra diverse stanze tematiche, da chi fatica ad immaginarsi una “nuova normalità” post-pandemia, a chi sta vivendo difficoltà lavorative; o ancora, chi ha dovuto gestire in prima linea le difficoltà emotive della popolazione, come gli enti del terzo settore, chi ha perso familiari e amici, chi è in una fase critica del ciclo di vita, come i giovani adulti, chi ha dovuto gestire i figli sempre a casa e adesso dovrà gestire il loro ritorno a scuola.

Come vengono strutturati i gruppi?
Ogni stanza accoglie fino ad un massimo di 16 partecipanti e ha la durata di un’ora. Ogni utente, dopo essersi registrato, può iscriversi liberamente ad uno dei gruppi, scegliendo tra numerose fasce orarie, stanze tematiche e diversi psicologi professionisti.

Come si svolgono le sessioni?
Il gruppo si apre con un iniziale momento di presentazione e conoscenza dei partecipanti, in cui lo psicologo chiarisce gli obiettivi dell’incontro. In seguito, lo psicologo conduce il gruppo rispondendo sia ai bisogni emotivi dei partecipanti sia a quelli pratici di gestione del malessere. L’incontro si conclude con la presentazione dei servizi territoriali che si occupano di salute mentale presenti sul territorio lombardo.

ItaliaTiAscolto è nato con il sostegno del Fondo #MilanoAiuta, per proseguire avrà bisogno di ulteriori risorse, chi fosse interessato al progetto può scrivere a info@fcmilano.org  oppure può aderire al crowfunding.

 

Riemergo nei distretti dell’Adda Martesana

Riemergo nasce per contrastare l’impatto sociale ed economico dell’emergenza Covid-19 sulle famiglie vulnerabili. Ad oggi sono quasi un centinaio le famiglie che hanno usufruito di un percorso di accompagnamento per orientarsi tra bisogni emergenti e risorse disponibili. A loro sono  rivolte azioni di orientamento per l’uso dei servizi e delle misure di sostegno al reddito; percorsi di educazione finanziaria, supporto psicologico, sostegno genitoriale. Nel territorio dell’Adda Martesana, Riemergo è attivo in 19 Comuni e 3 Distretti, con oltre 20 realtà di volontariato impegnate.

Giorgio Ferrara, responsabile della Cooperativa Sociale Libera Compagnia di Arti e Mestieri Sociali, che gestisce il progetto “L’emergenza ha sorpreso tutti: sia le famiglie già in difficoltà, che hanno vissuto un ulteriore aggravamento delle loro condizioni, sia quelle prima considerate “normali” e che oggi fanno grande fatica a ripartire, sia per difficoltà a rispondere ad una situazione del tutto nuova e disorientante, ma anche per il timore nel chiedere aiuto, spesso per la prima volta, a Servizi di cui mai avrebbero pensato di avere bisogno. Per far fronte a queste criticità, Riemergo attiva collaborazioni con i soggetti che intercettano situazioni d’emergenza – servizi sociali, volontariato, sportelli di ascolto – e propone alle famiglie interessate un percorso di conoscenza di servizi e opportunità a disposizione, per accompagnarle ad una gestione autonoma della propria situazione, valorizzando le loro risorse.”

 “Il progetto – continua Ferrara – ha permesso di raccogliere difficoltà ed esigenze nuove e inattese. Ci sono molte donne con figli piccoli che lasciano il lavoro, spesso precario e con bassa retribuzione, per farsi carico della cura dei figli, con conseguenze importanti quali contrazione delle possibilità economiche, cambiamento degli equilibri familiari, perdita di autonomia economica. Osserviamo inoltre una generale difficoltà a gestire la propria sfera lavorativa: molti fanno fatica nella ricerca di un impiego, altri nel crearsi un percorso di ‘sviluppo professionale’ in quanto la scelta diventa sempre più dettata da “bisogni urgenti” che da un reale progetto di crescita”.

Riemergo, che la nostra Fondazione sostiene con il Fondo #MilanoAiuta, si propone come attivatore sociale e di connessione sul territorio, a beneficio della comunità.

Il dono di un pasto a casa dai ragazzi con disabilità di Gustop

Gustop è un’esperienza di ristorazione del Gruppo l’Impronta che occupa 10 persone con disabilità con diverse mansioni (aiuto cuochi, servizio ai tavoli, pulizie dei piatti e stoviglie e del locale).

All’inizio dell’emergenza, come tutti i ristoranti, anche Gustop ha chiuso. Il tempo di riorganizzarsi e riconvertire l’offerta in un food delivery, decisamente speciale.  che comprende primo, secondo, contorno, pane, cotto nel panificio di Gustop, frutta e dolce.

Dallo scorso aprile, per tutta l’estate e sino al 13 di settembre Gustop ha consegnato pasti gratuiti a domicilio a persone indigenti e in difficoltà; un servizio fondamentale per i cittadini in difficoltà, ed anche per gli stessi ragazzi con disabilità che, con le misure di protezione, sono potuti tornare al lavoro.

Le persone con fragilità fisiche e psichiche che hanno usufruito del servizio non rientrano tra quelle abitualmente aiutate dai servizi sociali comunali: anziani soli (53%), famiglie con minori e/o disabili (47%). Per questo abbiamo esteso il nostro supporto per prolungare la consegna dei pasti oltre il lock down, ogni giorno dal lunedì al sabato (doppia consegna per la domenica), con personale protetto con adeguato DPI.

Il territorio coperto dal servizio comprende la zona Sud Milano, compresa tra Quartoggiaro e il Giambellino; la produzione dei pasti ha coinvolto circa 13 persone: 8 per le consegne, 5 in cucina. Durante il periodo estivo sono stati prodotti e consegnati 4650 pasti che si aggiungono a quelli del periodo aprile-giugno per un totale di 10.000 pasti.

Ugo Botta, coordinatore del delivery, racconta: “portiamo i pasti in condomini popolari, dove spesso i citofoni e gli ascensori non funzionano, bussiamo alle porte tra le 10 e le 13.30, le persone sono grate, ma sono timorose e aprono di poco la porta”. Prosegue: “senza questo servizio molti di loro non mangerebbero… un giorno un vecchietto di 97 anni al Giambellino mi ha detto che non mangiava da 5 giorni, mi sono preoccupato sul serio, gli ho fatto tante domande per capire se dovevo allertare i sanitari; al terzo giorno è rifiorito … Marcela, un’infermiera latinoamericana, a casa perché positiva al Covid, si è messa a piangere: era sola a casa con una bambina di 5 anni.” Qualcuno vuole chiacchierare: “raccontano storie della loro vita, una signora siciliana un giorno ha insistito tantissimo per farmi entrare, voleva a tutti i costi offrirmi un caffè.”

L’attività è gestita da FOR-TE insieme a VIA LIBERA (cooperative del Gruppo L’Impronta) in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano.

Il progetto ha permesso di rilanciare l’attività lavorativa dei ragazzi con disabilità coinvolti, con grande soddisfazione per tutti, soddisfazione resa ancora più grande dal valore etico delle loro nuova attività: da beneficiari a benefattori. L’intervento è realizzato grazie alla generosa donazione della Famiglia Manfredi, attraverso il Fondo costituito presso la Fondazione.

Nasce ItaliaTiAscolto: sostegno psicologico a portata di smartphone

Un aiuto mirato a chiunque si trovi in una condizione di stress o di fragilità emotiva dovuta all’emergenza da COVID-19 grazie all’App ItaliaTiAscolto.

Il servizio, promosso dall’Università di Milano-BicoccaBICApP Centro di ricerca del Dipartimento di Psicologia – e realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, è finanziato da Fondazione di Comunità Milano e sostenuto dal Comune di Milano.

Il servizio a distanza è accessibile dall’app –  per i dispositivi Android e iOS – e consente di usufruire della competenza di professionisti psicoterapeuti, disponibili ogni giorno in varie fasce orarie, nelle diverse stanze tematiche, ognuna dedicata ad un bisogno psicologico specifico.

L’emergenza Covid ha inciso sulle nostre vite, sia per chi l’ha vissuta in prima linea a servizio degli altri, sia per tutti coloro che hanno messo in sospensione il lavoro, la scuola, gli affetti. Le tracce di questa esperienza rimangono dentro a ciascuno di noi e si uniscono ad una fase ancora carica di grandi incertezze. Per questo,  dopo avere contribuito a potenziare l’assistenza ai più fragili durante il lockdown, la nostra Fondazione  con il  fondo #MilanoAiuta, prosegue il proprio impegno verso la comunità sostenendo un servizio innovativo e di valore scientifico. Il nostro contributo consente di offrire il servizio in forma gratuita per tutta la fase di sperimentazione.

Responsabilità, paura, vulnerabilità, preoccupazioni per il lavoro, incertezze di ragazzi, genitori e insegnanti per il rientro a scuola; elaborazione del lutto, timori di una seconda ondata del virus, trovano supporto psicologico in gruppi di sostegno online aperti a tutti i cittadini. Per accedere al servizio è necessario consultare il calendario delle disponibilità e scegliere l’appuntamento più adatto alle proprie esigenze. Ogni sessione avrà la durata di un’ora e potrà accogliere fino a 16 partecipanti in contemporanea.

Il supporto dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e la modalità di intervento a stanze tematiche garantiscono una proposta professionale e di qualità, a disposizione di un ampio numero di potenziali utenti.

Per assicurare la prosecuzione del servizio e affrontare le spese di mantenimento dell’applicazione è attiva una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma produzionidalbasso.com.


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