Facciamo un Musical di Comunità, ecco il nuovo bando

AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2024

Scopri le date e le sedi degli spettacoli della rassegna Musicami

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Musicami – Batte forte il cuore è il bando di Fondazione di Comunità Milano che promuove e sostiene la realizzazione di musical da parte di enti del settore artistico-culturale con il coinvolgimento diretto di giovani dai 15 ai 24 anni di età.

Accompagnati da organizzazioni che operano nel settore delle performing arts, le ragazze e i ragazzi devono partecipare attivamente alla progettazione e realizzazione di un’opera teatrale a carattere musicale che metta al centro il tema della passione – in ogni declinazione – e articolarsi in tre fasi:

1) progettazione del musical
individuazione del tema; realizzazione e/o adattamento di testi, musiche, coreografie; progettazione scenografie e costumi
2) realizzazione di laboratori con ragazze e ragazzi
workshop di recitazione, canto e movimento coreografico; laboratori di drammaturgia; sessioni di tecniche per luci e scenografia
3) messa in scena dell’opera
si prevede una “prima” rappresentazione, seguita da due repliche in contesti periferici

I progetti di musical dovranno realizzarsi nel territorio della Fondazione
, ovvero Milano Città e i 56 comuni a Sud Est, Sud Ovest e Adda Martesana della Città Metropolitana. Con il bando Musicami, Fondazione di Comunità Milano intende favorire l’incontro tra enti e tra persone giovani di territori e background diversi per condividere competenze, vissuti ed energie attorno alla forma artistica del musical.

Al bando possono partecipare enti privati senza scopo di lucro ed enti pubblici solo se in parternariato con enti privati in veste di capofila. Il bando si rivolge primariamente a scuole e compagnie teatrali; associazioni attive nel settore culturale e dello spettacolo dal vivo; organizzazioni operanti nell’ambito delle performing arts con esperienza di laboratori e iniziative formative destinate a giovani. Ulteriori specifiche si trovano nel testo del bando.

Le candidature di progetti al bando Musicami restano aperte fino al 15 luglio 2023. Per maggiori informazioni, contattare la referente Silvia Cannonieri scrivendo a s.cannonieri@fcmilano.org

La Fondazione di Comunità Milano promuove Musicami nell’ambito del programma Creatività Giovani che intende stimolare l’espressione creativa delle persone giovani e giovanissime, applicata alle sfide sociali contemporanee. I linguaggi espressivi delle arti performative diventano leve per favorire il dialogo, sentirsi parte di un progetto comune e superare i confini immateriali tra gruppi, quartieri, territori della Città Metropolitana.

Premio Scrittura Giovani: al via la seconda edizione

adolescente che scrive

Torna il Premio Scrittura Giovani, il concorso per opere inedite scritte da ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado e delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado della città di Milano e dei 56 comuni in cui opera Fondazione di Comunità Milano.Il concorso è promosso e organizzato dall’Associazione Amici di Edoardo Onlus e dalla Fondazione di Comunità Milano e ha come tema “Narrare l’equilibrio. La salute tra mente, corpo e comunità”.

Dopo il successo della prima edizione – scopri chi ha vinto il Premio Scrittura Giovani 2021 – le ragazze e i ragazzi tornano protagonisti di un progetto che stimola la passione e la propensione alla scrittura in forme e stili diversi. Alle e ai partecipanti è richiesto di presentare testi originali sulla crescente sensazione di incertezza sperimentata dalle persone più giovani. La cura dell’equilibrio, che molti chiamano salute mentale, è un esercizio complicato, ma trasversale ad ogni fascia d’età e ad ogni comunità. Cos’hanno da dire ragazze e ragazzi a riguardo?

CHI PUO’ PARTECIPARE

  • Studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado di Milano e dei 56 comuni in cui opera Fondazione di Comunità Milano
  • Studenti e studentesse delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di Milano e dei 56 comuni in cui opera la Fondazione
  • Studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado che fanno parte della “Giuria G. Barrio’s”.

LE CARATTERISTICHE DELLE OPERE

  • Le opere in concorso possono essere di prosa e/o poesia e di ogni genere
  • Ogni opera deve essere originale e inedita e avere un titolo attribuito dall’autore o dall’autrice
  • Sono previste due categorie di valutazione: Under 16 (per le autrici ed autori iscritti alla classe terza della scuola media e fino alle classe seconda della scuola superiore) e Junior (per le autrici e gli autori iscritti alle classi successive della scuola superiore)
  • Tutte le specifiche delle opere sono contenute nel regolamento, scaricabile in calce

LE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

  • Ogni opera deve essere candidata, insieme ai materiali indicati dal regolamento, via mail a premio@amicidiedoardo.org
  • Il termine ultimo per partecipare è mercoledì 1 marzo 2023
  • Al concorso saranno ammesse le prime 60 opere candidate entro il termine stabilito

LA GIURIA E I PREMI

  • A valutare e scegliere le opere in gara sarà una giuria composta da scrittrici e scrittori, un membro della giuria d’onore del Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima, docenti, rappresentanti di Fondazione di Comunità Milano e Associazione Amici di Edoardo e una psicologa.
    Il percorso di valutazione prevede una prima fase di raccolta e lettura delle opere presentate da parte di ogni persona in giuria a cui seguirà un confronto delle valutazioni al fine di elaborare una classifica di quattro finalisti ed eventuali menzioni speciali
  • L’opera prima classificata in ciascuna della due categorie del Premio Scrittura Giovani riceverà un premio in denaro pari a 400 euro
  • L’opera seconda classificata in ciascuna della due categorie del Premio Scrittura Giovani riceverà un premio in denaro pari a 200 euro

Scarica il Bando del Premio Scrittura Giovani II° edizione

 

Immagine in apertura: www.flickr.com/photos/lenifuzhead

FigurArsi: la seconda edizione è sulle arti performative

Dopo il successo della prima edizione, torna FigurArsi, il concorso creativo promosso da Fondazione di Comunità Milano, in collaborazione con Fondazione Milano, per stimolare le persone più giovani del proprio territorio ad interpretare una sfida sociale attraverso linguaggi espressivi diversi. La seconda edizione di FigurArsi si focalizza sulle arti performative: musica, teatro, danza.

Il tema scelto è “Pionieri del futuro” e vuole essere uno stimolo a ragazze e ragazzi a riflettere sul domani e immaginare percorsi, storie e azioni che migliorino la vita della comunità in cui vivono usando le forme della musica, del teatro e della danza. Come già in passato, il concorso ha un regolamento che proviamo a sintetizzare di seguito:

Chi può partecipare?

Ragazze e ragazzi tra i 16 e i 20 anni, residenti a Milano e nei 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della Città Metropolitana con una particolare attenzione a chi provenga da contesti che offrono minori opportunità.
È possibile candidarsi singolarmente o in gruppo. Ogni persona o gruppo può presentare un solo progetto artistico in una sola delle categorie del concorso (musica, teatro, danza). La partecipazione al concorso è gratuita. 

Requisiti

Il progetto artistico presentato deve essere inedito e coerente con il tema del concorso, “Pionieri del futuro”. Per essere valida, la candidatura di ogni progetto deve essere completa di ogni documento richiesto. Inoltre, ogni progetto artistico candidato deve utilizzare esclusivamente brani musicali originali e liberi da diritto d’autore, anche sotto forma di colonna sonora.  

Progetti ammissibili

Ogni progetto deve essere pertinente al tema del concorso. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, i progetti artistici candidati a FigurArsi possono essere testi teatrali di ogni genere; brani con sola musica; composizioni di musica e parole; coreografie singole, di coppia o di gruppo, per tutti gli stili di danza.

Candidatura

Per candidarsi è necessario leggere con attenzione il regolamento di FigurArsi e compilare correttamente e in ogni sua parte il form di iscrizione. Inoltre, il progetto artistico deve essere presentato attraverso:

  • un file video per le categorie teatro e danza
  • un file audio per la categoria musica

Le caratteristiche relative alla durata del video o dell’audio di presentazione del progetto artistico e ai materiali descrittivi a corredo sono elencate nel regolamento del concorso.

È possibile candidare un progetto fino alle 23.59 del 31 marzo 2023.

Giuria e Mentor

La Giuria tecnica è composta da docenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e da altre figure professionali delle arti performative designate da Fondazione di Comunità Milano e da Fondazione Milano. La Giuria di qualità è composta da rappresentanti di Fondazione di Comunità Milano e di Fondazione Milano, una/un professionista esperto per ciascuna categoria (musica, teatro, danza), e da tre mentor, ovvero figure professionali di riconosciuta competenze nelle arti performative, che accompagneranno le/i partecipanti lungo l’intero iter del concorso. Per l’edizione 2023, i mentor di FigurArsi sono:

  • MUSICA: Elio, cantante, musicista e co-fondatore del gruppo Elio e le storie tese
  • TEATRO: Giacomo Poretti, attore, regista, sceneggiatore, membro del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo
  • DANZA: Biagio Caravano, performer e musicista, co-fondatore del gruppo MK, collettivo indipendente di danza contemporanea e performance
Iter di valutazione

Una volta chiuse le candidature, la Giuria tecnica valuterà ogni progetto sulla base dell’originalità e dell’efficacia nella rappresentazione del tema “Pionieri del futuro” e individuerà una selezione di progetti che avranno accesso a specifici momenti di approfondimento (colloqui e/o audizioni individuali) che verranno annunciati dagli organizzatori alle persone coinvolte. Dopo questa fase, verranno selezionati i progetti artistici di maggiore interesse per ciascuna categoria, che verranno sottoposti alla Giuria di qualità per stabilire le opere vincitrici.

Premi

Nel corso della Cerimonia di Premiazione del concorso Figurarsi, a cui le/i partecipanti devono partecipare, vengono assegnati tre premi del valore di 3.000 euro ciascuno, uno per categoria (musica, teatro e danza). Le risorse dei premi sono destinate all’iscrizione ad un percorso formativo in ambito artistico e/o all’acquisto di materiale utile al progetto artistico premiato (esempio: strumenti musicali, costumi, attrezzature, oggetti di scena).

Il singolo premio verrà erogato al soggetto che ha presentato il progetto artistico, o al capoprogetto in caso di gruppo, tramite bonifico a rimborso delle spese sostenute con giustificativi di pagamento annessi.

 

Bando Make Arts not War: i progetti selezionati

Sono dieci i progetti selezionati dalla Fondazione di Comunità Milano a partire dalle proposte giunte in risposta al Bando Make Arts not War. Con un contributo medio di 13.800 euro e un importo complessivo di 138.600 euro messo a disposizione da Fondazione Cariplo, sono stati valutati positivamente i seguenti interventi:

I muri parlano di Shareradio
Peace and Recycle de ilVespaio ets
Un Mondo In Pace della Parrocchia Sant’Apollinare in Baggio
Oltre La Pace: Nonviolenza dell’Associazione Culturale Campoteatrale
Piantiamola! Dall’Ego all’Eco dell’Associazione Caracol
Colori di Pace dell’Istituto Comprensivo Italo Calvino
Play(for)Peace dell’Associazione Coi Ludosofici
Il cortile della pace di Fondazione Mus-e Italia ETS
#tu6pace di CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
Giochiamo a fare la pace di We run the Streets

I dieci progetti selezionati coinvolgono nove istituti comprensivi statali, di cui otto situati a Milano, – in diversi municipi della città – uno con sede a Buccinasco, e una scuola parrocchiale. Le proposte di intervento prevedono in larga parte la creazione e la realizzazione di installazioni artistiche e panchine negli spazi comuni interni o esterni di Scuole Primarie e Secondarie di primo grado della Città di Milano e dei 56 Comuni in cui la Fondazione opera.

Le opere pensate e create da studenti e studentesse costituiranno il compimento di una serie di percorsi laboratoriali di educazione alla pace affidati a figure professionali, in primis artisti e curatori, in compresenza con il personale docente. Le creazione di bambine, bambini, ragazze e ragazzi resteranno patrimonio dei quartieri e delle comunità in cui sono attive le scuole.

 

 

 

 

 

 

Foto in apertura: Flickr – Brett Davis

15 luglio: Giornata mondiale per le competenze dei giovani

Il 15 luglio si celebra la Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili. Si tratta di una ricorrenza particolarmente cara alla Fondazione in ragione del suo impegno per il protagonismo di ragazze e ragazzi alla vita della comunità, impegno da cui hanno preso le mosse il programma Creatività Giovani  – con il concorso Figurarsi e il Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima Fondazione di Comunità Milano per la scrittura – e i progetti YouthBank e AdAstra Project.

In vista del 15 luglio, abbiamo messo in fila qualche dato statistico accompagnato da alcuni spunti di riflessione. Partiamo da un’istantanea offerta da “La qualità della vita nel 2022: indice per fasce d’età” di Lab24 – Il Sole 24 Ore, pubblicata il 6 giugno scorso. In classifica, Milano è risultata 95ma su 107 province per l’indice giovani (18-35 anni). Il piazzamento è il risultato dell’elaborazione statistica di 12 indicatori quali disoccupazione; numero di laureati; bar e discoteche; aree sportive; imprenditoria giovanile; canone di locazione, per citarne solo alcuni. Ad incidere sono il caro affitti, il bassissimo indice di nuzialità, l’elevata età media del parto. Per riportare la bilancia in attivo non sono bastati l’altissima percentuale di laureati e di imprese che fanno e-commerce. Accertato che Milano è una città sfidante per i giovani, prima di proseguire vale la pensa di domandarsi: chi sono (e quanto sono) i giovani? 

La segmentazione per fasce d’età è composita e talvolta spiazzante. Se è conclamato che le persone tra 20 e 39 anni sono ufficialmente giovani (qualcuno direbbe, in Italia), in alcuni casi la “categoria” ingloba anche le persone fra 13 e 20 anni, che definiamo “adolescenti”. Questa fluidità nel raggruppare cittadine e cittadini all’inizio della “vita autonoma” emerge quando si leggano i dataset delle pubbliche amministrazioni, rendendone complessa l’interpretazione.

  • Una panoramica

Stando ai dati ISTAT 2020, nella città metropolitana di Milano le persone fra 18 e 29 anni sono 390mila (51,9% maschi e 48,1% femmine) su  3,265 milioni di abitanti, circa il 12% del totale. Se guardiamo a chi non ha ancora 18 anni, dunque bambine, bambini e adolescenti, “inquadriamo” circa il 16% dei residenti nell’area metropolitana, poco più di mezzo milione di minori. 

Zoomando sulla città di Milano, occorre tener presente che i dati vengono suddivisi con modalità diverse quindi non sono sovrapponibili, ma offrono comunque uno sguardo d’insieme sul numero di persone a cui stiamo indirizzando la nostra attenzione: su un totale di 1,380 milioni di residenti nel capoluogo, sono 73.465 le ragazze e i ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni con cittadinanza italiana e straniera. A loro si aggiungono i cosiddetti “giovani adulti”, ovvero le persone fra 20 e 39 anni, che sono circa 428mila (anche in questo caso con cittadinanza italiana e straniera). Pur molto spurio, quest’ultimo cluster include la porzione di popolazione relativa ad universitari e giovani adulti che iniziano a lavorare per la prima volta.

  • I giovani e la formazione

Stando a dati diffusi dal Provveditorato della Lombardia relativi all’anno scolastico 2020/2021, nella città metropolitana di Milano alunne e alunni delle scuole statali, di ogni ordine e grado, erano 360mila. 79.680, gli studenti e le studentesse delle scuole non statali, complessivamente 439mila persone. Al suono della prima campanella dell’anno scolastico 2021/2022, a Milano si contavano circa 6100 classi con un calo di iscrizioni e un progressivo aumento di certificazioni di disabilità e di bisogni educativi speciali.

I dati del sistema statistico del comune di Milano presentano un dato cui prestare estrema attenzione: la percentuale di popolazione studentesca straniera nelle scuole cittadine è più del doppio rispetto al dato nazionale: parliamo del 22,1% nelle secondarie di I° grado (la media è del 10,1%) e dal 18% in quelle di II° grado (contro il 7,5% dell’intera penisola). Il recente Rapporto Contrastare l’abbandono scolastico durante la pandemia – elaborato da Fondazione ISMU per il Comune di Milano – ha confrontato i dati nazionali con quelli locali ricavandone percentuali nettamente superiori nel capoluogo lombardo rispetto al resto del paese.
Uno dei fattori che incidono sulla dispersione scolastica a Milano è il background migratorio di chi studia, in particolare, la popolazione egiziana, quella rumena e quella cinese, tra le più presenti in città, hanno tassi di dispersione che superano le medie nazionali. Una fragilità, questa, che si fa determinante nel passaggio dalla scuola secondaria di I° grado alla secondaria di II° grado quando ragazze e ragazzi di seconda generazione faticano a focalizzare le proprie competenze e sperimentano scarsa motivazione a proseguire gli studi. Il rischio è quello che diventino ELET ovvero Early Leavers from Education and Training, cioè ragazze e ragazzi che lasciano la scuola al termine del primo ciclo di istruzione, conseguendo quello che un tempo si chiamava Diploma di Terza Media.

In Lombardia nel 2020 i giovani ELET fra 18 e 24 anni erano l’11,9%, una percentuale inferiore alla media nazionale, che si attesta al 13,1%, ma comunque lontana dalla media europea, ferma al 9,9%.  Pur non disponendo di aggregati relativi a Milano, è credibile che i dati del capoluogo si aggirino intorno al 14%, considerata la forte dispersione scolastica menzionata precedentemente.
I dati relativi ai giovani che hanno smesso presto di studiare sono spesso legati ad una occupabilità limitata, ovvero ridotta capacità di trovare un’occupazione e di mantenersi in autonomia, alimentare relazioni positive e “orientamento al futuro”. In un circolo vizioso che occorre spezzare, la combinazione fra basso livello formativo ed esclusione sociale può diventare viatico al fenomeno NEET, ragazze e ragazzi che sono fuori dal mercato del lavoro e da qualsiasi percorso di formazione, scoraggiati e demotivati.

Fra chi prosegue il percorso scolastico accedendo alla scuola superiore in Lombardia, oltre uno/a su due vuole frequentare un Liceo, stando ai dati del Ministero dell’Istruzione. Anche il capoluogo di regione ricalca la tendenza nazionale, con una netta prevalenza per lo Scientifico. Nei mesi scorsi, i giornali milanesi raccontavano di un boom di iscrizioni al Liceo Artistico con esubero di richieste in città e nell’hinterland: a sentire insegnanti e genitori sembra una tendenza destinata a durare grazie all’attenzione di molti istituti artistici a curriculum innovativi ed attenti ai bisogni speciali di allieve e allievi.  Ampliando il quadro, l’interesse di giovani e famiglie è in crescita per quanto riguarda gli Istituti Professionali mentre si registra una flessione per il Liceo Classico e gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

La propensione di ragazze e ragazzi verso curriculum liceali sembra tener poco conto dei segnali in arrivo dal mercato del lavoro che premia diplomate e diplomati in possesso di competenze tecniche garantendo un’ottima occupabilità. Secondo il recente monitoraggio svolto dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire), infatti, l’80% di diplomati-e ITS ha trovato lavoro nel corso del 2021 e, di questi-e, oltre il 90% ha un’occupazione coerente con il proprio percorso di studi.

E chi fa l’Università? Sono oltre 130.000 le studentesse e gli studenti in corso alle varie facoltà della città di Milano, circa il 7% in rapporto alla popolazione, ma non tutti sono giovani, occorre ricordarlo.
Stando al Rapporto 2022 sul Profilo e la Condizione Occupazionale dei laureati svolto dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, su 7426 persone laureate che hanno conseguito il diploma di laurea (Triennale e Magistrale) nel 2021 in un ateneo del capoluogo lombardo, il 49,7% lavora, di questi il 24,6% ha un contratto a tempo indeterminato e il 38,2% conta su un contratto non standard ovvero a tempo determinato, a chiamata o ex interinale. La retribuzione media di una persona laureata, stando al report, è di 1300 euro. Qui emerge un dato preoccupante rispetto al gender gap: per un uomo in possesso di Triennale il primo stipendio è mediamente di circa 1200 euro, per una donna di pari competenze è di 1100 euro, cento euro in meno. Una forbice che permane anche per chi detiene una Laurea Magistrale: i compensi media sono rispettivamente 1436 euro per un uomo e 1306 per una donna.

  • I giovani e il lavoro

Veniamo ad un tasto dolente: secondo dati Istat del 2020, il tasso di disoccupazione dei giovani nella città metropolitana di Milano è del 14%, una percentuale che cresce fino al 22% nella città di Milano. Pur migliori della media nazionale (che è al 24,2% – fonte Assolombarda, dati 2020), questi numeri non possono non preoccupare, specie se associati a quelli relativi ai sopracitati NEET, pari all’8% nel capoluogo lombardo. Il rischio è che, dopo aver perso un impiego, in molti rinuncino a cercarne uno nuovo, “ritirandosi” dalla vita attiva.  oppure optando per soluzioni “tampone”.

La recente ricerca I giovani tra mercato e non mercato di Fondazione Adapt e Fondazione Unipolis rileva che solo il 6% dei giovani milanesi conta su un contratto a tempo indeterminato e il 15% su un contratto a tempo determinato, percentuale pressoché identica per le partite IVA. Quasi il 20% di ragazze e ragazzi non ha un contratto regolare, dunque lavora o lavoricchia in nero senza accantonare contributi previdenziali. Ma di che occupazioni parliamo? Babysitting, servizio ai tavoli di bar e ristoranti, ripetizioni, che vengono svolti con frequenza senza una formazione ad hoc, ma come occasioni di autonomia e piccolo guadagno senza grandi prospettive di crescita.

 

In alto e in mezzo, foto dei progetti ideati e promossi da Fondazione di Comunità Milano per sostenere la partecipazione dei giovani alla vita sociale e lavorativa della comunità

L’impegno per l’Ucraina, i giovani e il rinnovo del CdA – Intervista a Carlo Marchetti

Quali sono i fatti salienti dell’anno e le attività in corso?

Nel  Consiglio di Amministrazione del 2 maggio 2022 abbiamo approvato il Bilancio d’esercizio e il Bilancio Sociale 2021 che illustra le attività svolte e i risultati raggiunti dalla nostra Fondazione nello scorso anno: uno strumento importante che offre un quadro completo e trasparente a disposizione di tutti gli stakeholder e rendiconta la responsabilità che assumiamo nei confronti della comunità. Dopo l’approvazione del Bilancio si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione, frutto del percorso di rinnovo degli organi istituzionali al quale partecipano la Città Metropolitana, l’Arcidiocesi di Milano, l’Ordine Notarile, le Associazioni di categoria, le Organizzazioni del terzo settore, l’Assemblea e il Comitato dei donatori, e Fondazione Cariplo.

Si è trattato di un percorso articolato…
Sì certo, un percorso articolato e partecipato che coinvolge i diversi stakeholder della Fondazione e che esprime le voci della comunità di riferimento. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, che offre il proprio impegno senza alcun compenso e che ringrazio per aver rinnovato la fiducia nei miei confronti, è composto da Massimo Cremona (Vicepresidente), Franco Aletti, Edoardo Andreoli, Alessandro Balducci, Franco Dalla Sega, Lino Duilio, Giulia Favero, Arianna Petra Fontana, Carlotta Moratti, Maria Chiara Roti, Rossella Sacco, Nicola Saldutti, Mario Vanni, Stefano Venturi.

Cosa ha caratterizzato l’attività della Fondazione?
Il 2021 è stato un anno complesso, ancora caratterizzato dalla pandemia, durante il quale abbiamo deciso di agire, anche su ispirazione di Fondazione Cariplo, a contrasto della povertà. Abbiamo quindi avviato, in quattro Comuni dell’area Sud Ovest della città metropolitana, il progetto Cuore Visconteo con l’obiettivo di far emergere e contrastare le nuove povertà –  alimentare, sanitaria, educativa – sostenere le famiglie in difficoltà ed offrire orientamento e formazione al lavoro per persone inoccupate e disoccupate in seguito alla pandemia. I dati dell’intervento sono significativi: oltre 900 nuclei familiari ricevono aiuti alimentari; 240 famiglie con minori sono seguite dall’equipe socio-educativa e partecipano a laboratori educativi; 25 persone sono state inserite nel mondo del lavoro e  61  stanno seguendo percorsi di formazione e di orientamento al lavoro.

È proseguito Bando 57?
Certamente il Bando 57 rappresenta il nostro strumento erogativo a beneficio di tutto il territorio di riferimento. Abbiamo finanziato 92 interventi (il 70% dei progetti presentati) nei settori dell’assistenza sociale ed educativa; della tutela dell’ambiente, delle attività artistiche e culturali con un investimento di 3, 943 milioni di euro. La scelta dei progetti si è indirizza verso  interventi concreti, rispondenti ai bisogni della comunità, con un’attenzione alle aree periferiche della città metropolitana dove maggiore è la disuguaglianza e la necessità di costruire legami.

Quale è il focus dei progetti finanziati? 
La nostra attenzione è rivolta in particolare ai minori e ai giovani: il 41% dei progetti sostenuti con Bando 57 è rivolto alle fasce più fragili di questo target; gli interventi nell’arte e nella cultura hanno privilegiato l’animazione culturale nei quartieri periferici per una fruizione diffusa e trasversale.

Perché siete così impegnati nei confronti dei giovani?
Come confermano le ricerche i minori, adolescenti e giovani, sono la fascia di popolazione che ha subito le maggiori conseguenze dalla pandemia e dalle misure per contrastarla. Gli effetti hanno  segnato questa ampia fascia di età, accentuando le disuguaglianze e generando un malessere diffuso che blocca la capacità di proiettarsi nel futuro. Per questo abbiamo anche avviato il  programma triennale Creatività Giovani per stimolare l’espressione creativa dei giovani; ad esempio con il concorso nelle arti visive Figurarsi abbiamo premiato tre giovani con una borsa di studio per favorire il proseguimento degli studi e soprattutto valorizzare la persona e le sue potenzialità.

Rispetto all’emergenza Ucraina, come si è attivata la Fondazione?
La nostra Fondazione ha risposto prontamente costituendo, in collaborazione con il  Comune di Milano, il Fondo #MilanoAiutaUcraina per raccogliere donazioni destinate all’aiuto di donne e bambini in fuga dalla guerra nel nostro territorio. La nostra comunità sta dimostrando grande solidarietà e tengo particolarmente a ringraziare gli oltre 300 donatori che ci hanno dato fiducia. Grazie alla loro generosità, il Fondo ha superato il milione di euro di raccolta, queste risorse stanno già dando risposte e servizi alle donne e ai bambini rifugiati, affinché nella città metropolitana di Milano possano trovare vera accoglienza e serenità.

Figurarsi: ecco chi ha vinto il Concorso per le Arti Visive

Figurarsi: i vincitori della prima edizione

Sono Marta Ferracioli, Rebecca Trabucchi e Samuel Calderone i vincitori della prima edizione di Figurarsi, il Concorso Creativo per le Arti Visive destinato a giovani fra i 16 e i 18 anni ideato e promosso da Fondazione di Comunità Milano con Fondazione Milano Scuole Civiche, in collaborazione con Afol Metropolitana e con il patrocinio del Comune di Milano.

La cerimonia di premiazione si è tenuta mercoledì 18 maggio al MEET Digital Culture Center di Milano. Sono intervenuti il Presidente di Fondazione di Comunità Milano, Carlo Marchetti e il Presidente di Fondazione Milano Scuole Civiche, Stefano Mirti, che hanno premiato i vincitori delle tre categorie in concorso: Audiovisivo, Fotografia e Arti figurative.

Marta Ferracioli, Rebecca Trabucchi e Samuel Calderone hanno ricevuto un Premio di 3.000 euro ciascuno, offerto da Fondazione di Comunità Milano, per sostenere i loro studi, in ambito artistico o in qualunque altro campo. Al riconoscimento economico loro destinato, si aggiunge un percorso di orientamento curato dall’équipe di orientatori di Afol Metropolitana, che accompagnerà i tre vincitori per potenziarne i talenti.

Figurarsi è nato infatti con l’obiettivo di valorizzare la persona e le sue potenzialità attraverso una leva generatrice e libera come quella dell’espressione artistica per raggiungere le ragazze e i ragazzi di tutto il territorio, e invitarli a condividere le loro storie grazie alle forme espressive più diverse, dal disegno alla scultura, dal videomaking alla fotografia.

Oltre 60 le opere in concorso, tutte inedite. Puoi vedere tutte le opere di Figurarsi qui.
Ai partecipanti di Figurarsi – ragazze e ragazzi fra i 16 e i 18 anni residenti a Milano o nei 56 Comuni delle zone Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana della Città Metropolitana, in cui opera la Fondazione di Comunità Milano – è stato chiesto di presentare un progetto artistico che declinasse il tema “Gesti di solidarietà”, scelto dagli organizzatori per questa prima edizione.

Foto di gruppo dei partecipanti al concorso Figurarsi con la Giuria e i Mentor

I Vincitori e le Motivazioni

Tutto in una sera di Rebecca Trabucchi (Fotografia)

Rebecca, studentessa sedicenne di una scuola professionale, con una serie di fotografie spontanee e vitali – dalla cifra stilistica marcata e personale – ha dato un’interpretazione intima e familiare della solidarietà mostrando, per usare le sue parole, “la fragilità di chi ha sempre sostenuto gli altri e si trova a non avere più le forze”.

Gradini di Marta Ferracioli (Arti figurative)

Marta, studentessa sedicenne di un liceo artistico, con matite, gessetti e acrilico ha creato un’immagine non convenzionale ed elegante per costruzione e fattura. Attraverso l’incontro e l’adattamento reciproco Marta ha disegnato un mondo che non abbandona nessuno ed è capace di superare ogni differenza.

Invisibili di Samuel Calderone (Audiovisivo)

Samuel, studente appena diciottenne di informatica, sì è messo in gioco in prima persona, portando cibo e conforto ai senzatetto in Piazza Duomo, persone “invisibili” proprio dove la città si manifesta in tutta la sua opulenza. Samuel ha usato il linguaggio del documentario per raccontare il lavoro delle onlus che si occupano di chi vive per strada.

La Giuria e I Mentor

Tutte le opere sono state vagliate da una giuria tecnica, composta da docenti ed esperti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, dell’Accademia di Belle Arti di Brera e di MUFOCO | Museo di Fotografia Contemporanea. Dopo una prima selezione, le opere finaliste sono state proposte alla giuria di qualità, costituita dai Presidenti di Fondazione di Comunità Milano e di Fondazione Milano Scuole Civiche e da tre artisti: Germano Lanzoni, attore, stand-up comedian, volto de Il Milanese Imbruttito e de Il Terzo Segreto di Satira (Audiovisivo); Francesca Todde, fotografa e co-fondatrice della casa editrice Départ Pour l’Image, vive fra Milano e la Francia e il suo lavoro è rappresentato da Contrasto (Fotografia), e PAO, pittore e street artist che ha trasformato i “panettoni” stradali in giocosi pinguini colorando parcheggi e viali di tanti quartieri di Milano (Arti Figurative).

Sono stati proprio Germano Lanzoni, Francesca Todde e PAO a farsi “mentori” dei ragazzi, condividendo esperienze e consigli nel corso di un workshop riservato ai partecipanti. Lungo il percorso di selezione, i tre mentori hanno iniziato a conoscere i ragazzi e le loro propensioni artistiche e umane – contribuendo a selezionare i tre vincitori finali – e hanno dato disponibilità per continuare a “seguire” i tre vincitori nel percorso di orientamento, curato dall’équipe di orientatori di Afol Metropolitana.

Da sinistra, Francesca Todde, fotografa e co-fondatrice della casa editrice Départ Pour l’Image, vive fra Milano e la Francia, Mentor della Categoria Fotografia; ermano Lanzoni, attore, stand-up comedian, volto de Il Milanese Imbruttito, Mentor della Categoria Audiovisivo; PAO, pittore e street artist che ha trasformato i “panettoni” stradali in giocosi pinguini, Mentor della Categoria Arti Figurative.

Colpiti dalla passione di tutti i partecipanti, Lanzoni, Todde e PAO hanno voluto mettere a disposizione “un’esperienza d’artista” da vivere insieme a tre ragazzi, diversi dai vincitori. Così Francesca Todde offrirà una giornata all’Istituto Italiano di Fotografia per seguire uno shooting fotografico con preparazione set, luci, fondali. L’esperienza è andata ex-aequo a Virginia Labozzetta Magno con Chi mi aiuta? e Luca Troisi con L’abbandono non è per sempre.

PAO darà la possibilità di vivere un giorno da street artist in qualità di assistente sul campo. L’esperienza è andata a Huili Pan con Tempo.  Infine, Germano Lanzoni aprirà le porte dello shooting per la campagna di comunicazione a tema “Natale 2022” grazie alla collaborazione di HBE Humor Business Experience e Ramaya Productions. L’esperienza è andata a Mattia Caramanna per Lentamente muore.

Un ringraziamento speciale va anche a Librerie Feltrinelli che hanno donato tre gift card del valore di 100 euro ciascuna, attribuite durante la cerimonia di Premiazione ad altrettanti concorrenti quali Menzioni Speciali. A ricevere le gift card sono stati: Lucia Spezzibottani con Eroi del quotidianoRyan Sabbioni con Caos; Luca Mairani con Nel male e nel bene.

FigurArsi fa parte di “Creatività Giovani”, il programma triennale con cui Fondazione di Comunità Milano vuole stimolare e premiare l’espressione creativa di ragazze e ragazzi che vivono nella Città Metropolitana. Sappiamo quanto la pandemia abbia segnato i più giovani e accentuato le differenze, generando un malessere diffuso che spesso blocca la capacità di proiettarsi nel futuro. Per sua natura, la Fondazione poggia la sua azione sull’ascolto e attiva strumenti anche sperimentali per rispondere ai bisogni emersi. Nel 2021 abbiamo identificato nei linguaggi espressivi “il codice” per connetterci con le nostre ragazze e i nostri ragazzi. I risultati sono stati stupefacenti: la loro capacità di riflettere con leggerezza e profondità, l’inclinazione ad aprirsi e condividere sentimenti e pensieri ci ha emozionato e commosso. Figurarsi è stato un viaggio bellissimo fatto insieme a Fondazione Milano e Afol a dimostrazione che l’azione sinergica fra chi lavora per e sul territorio fa crescere esponenzialmente le competenze e le risorse a disposizione“ ha dichiarato Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Est, Sud Ovest, Adda Martesana.

Giovani, formazione, creatività sono nel dna di Fondazione Milano, un polo universitario, unico in Italia, attivo nell’ambito del cinema, teatro, danza, musica, lingue. Abbiamo collaborato quindi con entusiasmo all’organizzazione di questo concorso, che offre ai giovanissimi grandi opportunità per il loro futuro attraverso la formazione, l’arte e la cultura. La complessità del mondo di oggi richiede infatti anche competenze trasversali che ben si sviluppano con i linguaggi creativi.  Un percorso che ha visto crescere le sinergie tra gli organizzatori creando una rete virtuosa di collaborazione e che ha saputo raccogliere la voglia di esprimersi attraverso diversi linguaggi artistici di molti ragazzi e ragazze di Milano e del territorio della città Metropolitana” ha dichiarato Stefano Mirti, Presidente Fondazione Milano Scuole Civiche.

A sinistra, Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano. A destra, Stefano Mirti, Presidente Fondazione Milano Scuole Civiche

Make Arts not War. Il bando per l’educazione alla Pace

Make Arts not War è il bando con cui Fondazione di Comunità Milano promuove l’educazione alla pace e stimola la realizzazione di opere d’arte collettive dedicate al tema da parte di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo grado nella città di Milano e nei 56 comuni in cui la Fondazione opera.

I destinatari principali del Bando sono bambine e bambini, ragazze e ragazzi che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado insieme ad insegnanti, genitori, rete educativa e territorio. Le opere realizzate, infatti, andranno a beneficio della comunità di appartenenza: saranno realizzate sui muri esterni della scuola e/o nelle aree interne dell’edificio scolastico e in spazi circostanti il plesso educativo, previa autorizzazione. In questo modo gli abitanti del quartiere e i futuri alunni della scuola potranno godere dello sforzo creativo dei più piccoli, che potrà declinarsi in vari formati: opere pittoriche murarie o pavimentali, installazioni, panchine, opere digitali

Al Bando “Make Arts not War”, che ha il patrocinio della Città Metropolitana di Milano, possono partecipare le scuole pubbliche o paritarie e gli enti privati senza scopo di lucro entro e non oltre le ore 18.00 del 6 ottobre 2022 accedendo dal sito della Fondazione di Comunità Milano al portale Richieste On Line (ROL).
Ai soggetti ammissibili è richiesto di presentare un progetto articolato in percorsi laboratoriali di educazione alla pace finalizzati alla produzione di opere di arte pubblica di cui le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi coinvolti siano allo stesso tempo committenti e co-autori. I percorsi dovranno essere affidati a figure professionali complementari ai docenti già in organico come, ad esempio, artisti, designer, curatori, mediatori culturali.

Questi percorsi, integrati nella didattica scolastica, devono prevedere approfondimenti sul tema della pace il cui output sia la creazione e la successiva realizzazione dell’opera di arte pubblica. Ai progetti sottoposti al Bando è richiesto di prevedere una serie di azioni divulgative ideate e realizzate con gli studenti e le studentesse coinvolte nei laboratori.

Il Bando “Make Arts not War” rientra nell’ambito di Creatività Giovani, programma triennale di concorsi volti a stimolare e premiare l’espressione creativa dei giovani applicata alle sfide sociali contemporanee, come ad esempio il Premio FigurArsi dedicato alle arti visive (fotografia, audiovideo, pittura/scultura) e rivolto a ragazze e ragazzi dai 16 ai 18 anni e il Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima Fondazione di Comunità Milano per la scrittura dedicato a studenti e studentesse delle scuole medie superiori appassionati di scrittura.

I vincitori del Premio Kihlgren Fondazione di Comunità per la scrittura

Ragazzi vincitori del Premio Kihlgren per la scrittura

Fra sorrisi, risate e un po’ di emozione si è conclusa la prima edizione del Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima Fondazione di Comunità Milano per la scrittura. Al Barrio’s Live di Milano, il 27 aprile sono stati annunciati i vincitori del concorso dedicato a studentesse e studenti delle scuole superiori, promosso dall’Associazione Amici di Edoardo con Fondazione di Comunità Milano.
Ad ottenere il Primo Premio è stato Raffaello Sardo con “Il Quarto Stato”. Sedici anni, appassionato di matematica, letteratura, arte e pugilato (!), Raffaello studia al Liceo Berchet e nel suo racconto, al contempo ironico, introspettivo e acuto, ha tratteggiato la storia di un’amicizia.
Tema del concorso, “L’amicizia ai tempi del Covid-19″ si è rivelata la lente giusta attraverso cui intercettare gli stati d’animo, le speranze e le paure di ragazze e ragazzi di tutti i municipi di Milano. E di età anche molto diverse, almeno per chi frequenta le scuole superiori. La partecipante – Martina Weisz, classe 2008 – ha infatti stupito giuria e pubblico con l’inedito “L’ombra del silenzio”, grazie a cui si è classificata quarta, ricevendo anche una Menzione Speciale per la giovane età. Studentessa di prima del Liceo Volta, Martina ha confessato durante la premiazione quanto ami sognare e di come la pratica quotidiana dell’immaginazione stimoli la sua “penna”, emozionando per il suo candore.

Ad aggiudicarsi il Secondo Premio è stato Paolo Bargna dell’Istituto Maxwell con “Un Orrido Cominciamento”, istantanea di un’amicizia “a sei zampe”, rimedio e cura al dolore di un giovane uomo e di un cane per un diverso abbandono. A Riccardo Poggi Longostrevi del Liceo Volta, che ha raccontato l’angoscia per la solitudine e la lontananza dalle persone amate causata dal Covid nel componimento poetico “Però Rido”, è andato il Premio per il Terzo Classificato. Un’ulteriore Menzione Speciale è spettata a Rachid Morchad, studente del Liceo Agnesi, in concorso con il racconto “Lettera a Teatro” nel quale ha dato voce nientemeno che al Signor Teatro, diventato persona cui attribuire pensieri e sentimenti.

A valutare i 14 racconti in gara è stata una giuria di esperti – costituita da scrittrici e scrittori, rappresentanti dell’Associazione Amici di Edoardo e della Fondazione Comunità Milano, appassionati di letteratura e da una docente e da un ex studente – che ha premiato le opere in base alla qualità della forma, alla struttura della trama, all’originalità e alla capacità di affrontare in modo critico diversi temi legati all’attualità. L’opera prima classificata ha ricevuto un premio in denaro di 700 euro, le altre tre hanno ottenuto un riconoscimento di 500 euro ciascuna.

Il Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima Fondazione di Comunità Milano per la scrittura nasce nel solco dello storico Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima Città di Milano per valorizzare il ruolo dei giovani in ambito letterario e conta sul determinante sostegno della nostra Fondazione, nell’ambito del programma Creatività Giovani.

Nell’immagine in alto, da sinistra Paolo Bargna, Raffaello Sardo, Martina Weisz, Riccardo Poggi Longostrevi e Rachid Morchad.

Creatività Giovani: la serata finale del Premio per la scrittura Kihlgren

Aggiornamento 28 aprile

Scopri chi sono i vincitori del Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima – Fondazione di Comunità Milano per la scrittura. 

5 aprile

È giunta alle battute finali la prima edizione del Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima – Fondazione di Comunità Milano per la scrittura. Mercoledì 27 aprile dalle ore 18 al Barrio’s Live (piazza Donne Partigiane – Milano) verranno annunciate le quattro opere vincitrici.

Promosso dall’Associazione Amici di Edoardo, che cura lo storico Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima, con la Fondazione di Comunità Milano, il concorso è destinato a opere letterarie inedite scritte da studentesse e studenti delle scuole superiori di Milano.

Sono quattordici le ragazze e i ragazzi che hanno presentato opere di prosa e poesia ispirate dal tema “Comunque vicini. L’amicizia ai tempi del Covid-19”, condizione che i ragazzi e le ragazze hanno sperimentato – spesso con sofferenza – durante la pandemia. Ne è emerso un “racconto corale” sul senso di solitudine e di precarietà, la preoccupazione per le persone vicine, ma anche la solidarietà, il ruolo dell’amicizia e dell’amore, l’importanza di coltivare interessi e passioni nonostante gli impegni scolastici.

La sera del 27 aprile tutti i partecipanti verranno intervistati per approfondire la loro storia personale, genesi e significato dell’opera, prima dell’annuncio della giuria di esperti – composta da scrittrici e scrittori, dai rappresentanti dell’Associazione Amici di Edoardo e della Fondazione Comunità Milano, da appassionati di letteratura e, per il mondo della scuola, da una docente e da un ex studente – che decreterà le opere vincitrici.

Il Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima – Fondazione di Comunità Milano per la scrittura rientra nel programma triennale “Creatività Giovani” avviato dalla Fondazione di Comunità Milano per favorire la capacità espressiva e la creatività dei giovani applicata alle sfide sociali contemporanee.

Immagine in apertura: Flickr | Dejan Krsmanovic