AdAstra Project: al beverage si aggiunge la manutenzione

Nel 2024 AdAstra Project raddoppia. Il progetto di formazione-lavoro gratuito per giovani promosso e finanziato da Fondazione di Comunità Milano si arricchisce di un percorso per formare custodi e manutentori edili curato da MM SpA, la società partecipata dal Comune di Milano che opera nel settore delle infrastrutture e gestisce il patrimonio immobiliare pubblico della città, oltre al servizio idrico, e Afol Metropolitana, agenzia specializzata in orientamento al lavoro.

Questo potenziamento si integra nel già rodato progetto di formazione destinato ad aspiranti barman, esperti di caffetteria e personale di sala realizzato in collaborazione con Campari Group, HEINEKEN Italia, Lavazza Group grazie alle rispettive scuole di formazione: Campari Academy, Università della Birra e Training Center. Ma anche qui le novità non sono finite: alle tre aziende si aggiunge ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana, che garantirà ai partecipanti una panoramica sul mondo del vino, rendendo ancora più completa la proposta formativa.

A selezionare e accompagnare i partecipanti sarà, come di consueto, A&I Società Cooperativa Sociale, ente accreditato in Regione Lombardia per la formazione e i servizi al lavoro. Anche quest’anno AdAstra Project si avvale del patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano. Le persone che avranno completato la parte teorico-pratica dei due percorsi riceveranno un attestato di riconoscimento delle competenze acquisite e saranno inserire presso esercizi commerciali “amici di AdAstra Project” o strutture operative di MM Spa per un periodo di tirocinio di quattro mesi e riceveranno un’indennità economica.

Un grazie speciale va anche al Fondo solidale Marco Abramo Lanza che supporta il progetto.

CHI PUO’ CANDIDARSI

Possono candidarsi giovani di età compresa tra 18 e 27 anni, non occupati né iscritti a corsi di studio, titolari di licenza di scuola dell’obbligo e residenti nell’area milanese.

COME ISCRIVERSI

Per partecipare, occorre leggere con attenzione i bandi, compilare il modulo di iscrizione e allegare tutti i documenti necessari. Le candidature sono aperte fino alle ore 12 del 28 aprile 2024.

Nei testi dei Bandi è inserito il link al modulo di iscrizione obbligatorio per presentare la candidatura.

INFORMAZIONI

Per maggiori informazioni, telefonare al numero 366 618 9849 dal lunedì al giovedì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30. È possibile mandare un messaggio WhatsApp per essere richiamati.

Caffè, birra e cocktail, la ricetta di AdAstra Project per il lavoro dei NEET

Martedì 20 giugno 2023 viene presentata la 3° edizione AdAstra Project, il percorso di formazione-lavoro nel settore Beverage per giovani under 30 promosso da Fondazione di Comunità Milano in collaborazione con Campari Group, HEINEKEN Italia, Lavazza Group, A&I Cooperativa Sociale Onlus, che si avvale del patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano e del supporto dello Studio Legale Biscozzi Nobili Piazza. 

La presentazione si tiene il 20 giugno alle ore 11 presso Campari Academy (via Davide Campari 23, Sesto San Giovanni) alla presenza di istituzioni, partner, ospiti e dei veri protagonisti: i 26 partecipanti al percorso che riceveranno l’attestato di partecipazione e il certificato di competenza acquisita riconosciuto da Regione Lombardia. Al termine è previsto un cocktail offerto da Campari Group e preparato dalle ragazze e dai ragazzi di AdAstra. Vuoi partecipare? Registrati qui e partecipa alla presentazione e all’aperitivo AdAstra Project

INTERVENGONO

Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Comune di Milano

Aldo Davoli, Group Head of Public Affairs, Communications & Sustainability Campari Group

Franco Aletti, Consigliere di Amministrazione Fondazione di Comunità Milano

Marcello Arcangeli, Lavazza Group Training Center Director

Piero Paolo Merlin, Public Affairs Manager HEINEKEN Italia

Sara Ombrini, Responsabile Area Lavoro A&I Società Cooperativa Sociale Onlus

Al termine sono previste le testimonianze di due partecipanti al percorso formazione-lavoro, la consegna degli attestati di formazione ai partecipanti e un cocktail offerto da Campari Group. Partecipa anche tu: iscriviti qui

AdAstra Project si rivolge a giovani under 30 con basso livello di istruzione e scarsa esperienza lavorativa che non lavorano né studiano. Parliamo dei cosidetti NEET (Not engaged in Education, Employment or Training, letteralmente “non impegnati in istruzione, occupazione o formazione).  

Il percorso è gratuito ed è aperto a chiunque sia in possesso dei requisiti e sia disponibile ad intraprendere un percorso di formazione nel Beverage (Area Caffetteria o Area Bartender-Mixology) lungo un anno, sfidante e intenso. A chi partecipa è garantito un percorso di formazione teorico-pratica a cura della Cooperativa Sociale A&I e delle Academy di Campari, HEINENEN e Lavazza a cui segue un tirocinio retribuito della durata di quattro mesi con accompagnamento verso l’inserimento lavorativo.

15 luglio: Giornata mondiale per le competenze dei giovani

Il 15 luglio si celebra la Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili. Si tratta di una ricorrenza particolarmente cara alla Fondazione in ragione del suo impegno per il protagonismo di ragazze e ragazzi alla vita della comunità, impegno da cui hanno preso le mosse il programma Creatività Giovani  – con il concorso Figurarsi e il Premio Speciale Edoardo Kihlgren Opera Prima Fondazione di Comunità Milano per la scrittura – e i progetti YouthBank e AdAstra Project.

In vista del 15 luglio, abbiamo messo in fila qualche dato statistico accompagnato da alcuni spunti di riflessione. Partiamo da un’istantanea offerta da “La qualità della vita nel 2022: indice per fasce d’età” di Lab24 – Il Sole 24 Ore, pubblicata il 6 giugno scorso. In classifica, Milano è risultata 95ma su 107 province per l’indice giovani (18-35 anni). Il piazzamento è il risultato dell’elaborazione statistica di 12 indicatori quali disoccupazione; numero di laureati; bar e discoteche; aree sportive; imprenditoria giovanile; canone di locazione, per citarne solo alcuni. Ad incidere sono il caro affitti, il bassissimo indice di nuzialità, l’elevata età media del parto. Per riportare la bilancia in attivo non sono bastati l’altissima percentuale di laureati e di imprese che fanno e-commerce. Accertato che Milano è una città sfidante per i giovani, prima di proseguire vale la pensa di domandarsi: chi sono (e quanto sono) i giovani? 

La segmentazione per fasce d’età è composita e talvolta spiazzante. Se è conclamato che le persone tra 20 e 39 anni sono ufficialmente giovani (qualcuno direbbe, in Italia), in alcuni casi la “categoria” ingloba anche le persone fra 13 e 20 anni, che definiamo “adolescenti”. Questa fluidità nel raggruppare cittadine e cittadini all’inizio della “vita autonoma” emerge quando si leggano i dataset delle pubbliche amministrazioni, rendendone complessa l’interpretazione.

  • Una panoramica

Stando ai dati ISTAT 2020, nella città metropolitana di Milano le persone fra 18 e 29 anni sono 390mila (51,9% maschi e 48,1% femmine) su  3,265 milioni di abitanti, circa il 12% del totale. Se guardiamo a chi non ha ancora 18 anni, dunque bambine, bambini e adolescenti, “inquadriamo” circa il 16% dei residenti nell’area metropolitana, poco più di mezzo milione di minori. 

Zoomando sulla città di Milano, occorre tener presente che i dati vengono suddivisi con modalità diverse quindi non sono sovrapponibili, ma offrono comunque uno sguardo d’insieme sul numero di persone a cui stiamo indirizzando la nostra attenzione: su un totale di 1,380 milioni di residenti nel capoluogo, sono 73.465 le ragazze e i ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni con cittadinanza italiana e straniera. A loro si aggiungono i cosiddetti “giovani adulti”, ovvero le persone fra 20 e 39 anni, che sono circa 428mila (anche in questo caso con cittadinanza italiana e straniera). Pur molto spurio, quest’ultimo cluster include la porzione di popolazione relativa ad universitari e giovani adulti che iniziano a lavorare per la prima volta.

  • I giovani e la formazione

Stando a dati diffusi dal Provveditorato della Lombardia relativi all’anno scolastico 2020/2021, nella città metropolitana di Milano alunne e alunni delle scuole statali, di ogni ordine e grado, erano 360mila. 79.680, gli studenti e le studentesse delle scuole non statali, complessivamente 439mila persone. Al suono della prima campanella dell’anno scolastico 2021/2022, a Milano si contavano circa 6100 classi con un calo di iscrizioni e un progressivo aumento di certificazioni di disabilità e di bisogni educativi speciali.

I dati del sistema statistico del comune di Milano presentano un dato cui prestare estrema attenzione: la percentuale di popolazione studentesca straniera nelle scuole cittadine è più del doppio rispetto al dato nazionale: parliamo del 22,1% nelle secondarie di I° grado (la media è del 10,1%) e dal 18% in quelle di II° grado (contro il 7,5% dell’intera penisola). Il recente Rapporto Contrastare l’abbandono scolastico durante la pandemia – elaborato da Fondazione ISMU per il Comune di Milano – ha confrontato i dati nazionali con quelli locali ricavandone percentuali nettamente superiori nel capoluogo lombardo rispetto al resto del paese.
Uno dei fattori che incidono sulla dispersione scolastica a Milano è il background migratorio di chi studia, in particolare, la popolazione egiziana, quella rumena e quella cinese, tra le più presenti in città, hanno tassi di dispersione che superano le medie nazionali. Una fragilità, questa, che si fa determinante nel passaggio dalla scuola secondaria di I° grado alla secondaria di II° grado quando ragazze e ragazzi di seconda generazione faticano a focalizzare le proprie competenze e sperimentano scarsa motivazione a proseguire gli studi. Il rischio è quello che diventino ELET ovvero Early Leavers from Education and Training, cioè ragazze e ragazzi che lasciano la scuola al termine del primo ciclo di istruzione, conseguendo quello che un tempo si chiamava Diploma di Terza Media.

In Lombardia nel 2020 i giovani ELET fra 18 e 24 anni erano l’11,9%, una percentuale inferiore alla media nazionale, che si attesta al 13,1%, ma comunque lontana dalla media europea, ferma al 9,9%.  Pur non disponendo di aggregati relativi a Milano, è credibile che i dati del capoluogo si aggirino intorno al 14%, considerata la forte dispersione scolastica menzionata precedentemente.
I dati relativi ai giovani che hanno smesso presto di studiare sono spesso legati ad una occupabilità limitata, ovvero ridotta capacità di trovare un’occupazione e di mantenersi in autonomia, alimentare relazioni positive e “orientamento al futuro”. In un circolo vizioso che occorre spezzare, la combinazione fra basso livello formativo ed esclusione sociale può diventare viatico al fenomeno NEET, ragazze e ragazzi che sono fuori dal mercato del lavoro e da qualsiasi percorso di formazione, scoraggiati e demotivati.

Fra chi prosegue il percorso scolastico accedendo alla scuola superiore in Lombardia, oltre uno/a su due vuole frequentare un Liceo, stando ai dati del Ministero dell’Istruzione. Anche il capoluogo di regione ricalca la tendenza nazionale, con una netta prevalenza per lo Scientifico. Nei mesi scorsi, i giornali milanesi raccontavano di un boom di iscrizioni al Liceo Artistico con esubero di richieste in città e nell’hinterland: a sentire insegnanti e genitori sembra una tendenza destinata a durare grazie all’attenzione di molti istituti artistici a curriculum innovativi ed attenti ai bisogni speciali di allieve e allievi.  Ampliando il quadro, l’interesse di giovani e famiglie è in crescita per quanto riguarda gli Istituti Professionali mentre si registra una flessione per il Liceo Classico e gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

La propensione di ragazze e ragazzi verso curriculum liceali sembra tener poco conto dei segnali in arrivo dal mercato del lavoro che premia diplomate e diplomati in possesso di competenze tecniche garantendo un’ottima occupabilità. Secondo il recente monitoraggio svolto dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire), infatti, l’80% di diplomati-e ITS ha trovato lavoro nel corso del 2021 e, di questi-e, oltre il 90% ha un’occupazione coerente con il proprio percorso di studi.

E chi fa l’Università? Sono oltre 130.000 le studentesse e gli studenti in corso alle varie facoltà della città di Milano, circa il 7% in rapporto alla popolazione, ma non tutti sono giovani, occorre ricordarlo.
Stando al Rapporto 2022 sul Profilo e la Condizione Occupazionale dei laureati svolto dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, su 7426 persone laureate che hanno conseguito il diploma di laurea (Triennale e Magistrale) nel 2021 in un ateneo del capoluogo lombardo, il 49,7% lavora, di questi il 24,6% ha un contratto a tempo indeterminato e il 38,2% conta su un contratto non standard ovvero a tempo determinato, a chiamata o ex interinale. La retribuzione media di una persona laureata, stando al report, è di 1300 euro. Qui emerge un dato preoccupante rispetto al gender gap: per un uomo in possesso di Triennale il primo stipendio è mediamente di circa 1200 euro, per una donna di pari competenze è di 1100 euro, cento euro in meno. Una forbice che permane anche per chi detiene una Laurea Magistrale: i compensi media sono rispettivamente 1436 euro per un uomo e 1306 per una donna.

  • I giovani e il lavoro

Veniamo ad un tasto dolente: secondo dati Istat del 2020, il tasso di disoccupazione dei giovani nella città metropolitana di Milano è del 14%, una percentuale che cresce fino al 22% nella città di Milano. Pur migliori della media nazionale (che è al 24,2% – fonte Assolombarda, dati 2020), questi numeri non possono non preoccupare, specie se associati a quelli relativi ai sopracitati NEET, pari all’8% nel capoluogo lombardo. Il rischio è che, dopo aver perso un impiego, in molti rinuncino a cercarne uno nuovo, “ritirandosi” dalla vita attiva.  oppure optando per soluzioni “tampone”.

La recente ricerca I giovani tra mercato e non mercato di Fondazione Adapt e Fondazione Unipolis rileva che solo il 6% dei giovani milanesi conta su un contratto a tempo indeterminato e il 15% su un contratto a tempo determinato, percentuale pressoché identica per le partite IVA. Quasi il 20% di ragazze e ragazzi non ha un contratto regolare, dunque lavora o lavoricchia in nero senza accantonare contributi previdenziali. Ma di che occupazioni parliamo? Babysitting, servizio ai tavoli di bar e ristoranti, ripetizioni, che vengono svolti con frequenza senza una formazione ad hoc, ma come occasioni di autonomia e piccolo guadagno senza grandi prospettive di crescita.

 

In alto e in mezzo, foto dei progetti ideati e promossi da Fondazione di Comunità Milano per sostenere la partecipazione dei giovani alla vita sociale e lavorativa della comunità

AdAstra: formazione-lavoro per giovani con Campari, HEINEKEN e Lavazza

È stata presentata presso la sede centrale di Campari Group a Sesto San Giovanni la seconda edizione di AdAstra Project – Spazio al tuo futuro, il progetto di formazione-lavoro per giovani in condizioni di fragilità personale ed economica ideato e sostenuto da Fondazione di Comunità Milano insieme a Campari Group, HEINEKEN Italia, Lavazza Group con l’accompagnamento di A&I Società Cooperativa Sociale ONLUS, e il supporto dello Studio Legale Biscozzi Nobili Piazza.

AdAstra Project è rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 27 anni residenti nella città metropolitana di Milano che non studiano né lavorano e sono motivati ad entrare nel mercato del lavoro. Anche per questo il progetto rimanda al motto latino per aspera ad astra (letteralmente, attraverso le asperità sino alle stelle). Tutto il percorso vuole porre le basi per lo sviluppo di competenze tecnico professionali e insiste sul potenziamento della persona attraverso tecniche comunicative e relazionali di auto-apprendimento (lavoro in team, attenzione al risultato, efficacia).

Dopo il successo della prima edizione – partita nel 2019 e proseguita nonostante le complessità derivate dalla crisi pandemica –AdAstra Project torna nel vivo e, anche quest’anno, si avvale del Patrocinio di Regione Lombardia e di Comune di Milano.

Un momento della presentazione di AdAstra Project. Al tavolo, da sinistra, Filippo Petrolati, Direttore Fondazione di Comunità Milano; Aldo Davoli, Global Public Affairs and Sustainability Senior Director Campari Group; Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Comune di Milano; Melania Rizzoli Assessore alla Formazione e al Lavoro Regione Lombardia; Franco Aletti, Consigliere di Amministrazione Fondazione di Comunità Milano
IL NETWORK

AdAstra Project rappresenta un’esperienza concreta che avvicina giovani in situazione di fragilità al mondo delle professioni nei settori in cui serve personale qualificato, ma c’è carenza di professionalità. A supportare i giovani oltre le difficoltà per imboccare la propria strada nel mondo del lavoro, contribuisce una sinergia profit e non profit che unisce la responsabilità sociale d’impresa con l’innovazione sociale e offre un modello replicabile in altri contesti e settori produttivi.
Campari Group, HEINEKEN Italia e Lavazza Group mettono a disposizione i propri centri di eccellenza, le rispettive Academy, il know-how di professionisti qualificati del settore, affinché i giovani possano acquisire conoscenze specialistiche e capacità professionali necessarie ad intraprendere una carriera nel Food & Beverage. A&I mette a fattor comune le proprie competenze di ente accreditato in Regione Lombardia per la formazione e i servizi al lavoro. Fondazione di Comunità Milano garantisce le risorse economiche per lo sviluppo del progetto e finanzia il percorso di quattro mesi di tirocini professionali presso primari esercizi del settore, un intervento che premette ai giovani di sperimentare le conoscenze acquisite e di mettersi alla prova nel contesto professionale.


CHI HA PARTECIPATO

Sono diciannove le persone ammesse alla seconda edizione di AdAstra Project, tutte motivate ad intraprendere un percorso lungo 12 mesi, ricco di opportunità e sfide. Il 74% di chi ha partecipato alla seconda edizione di AdAstra è di sesso maschile, il 26% è di sesso femminile; la maggioranza è italiana (74%), oltre un terzo vive in comunità alloggio (37%), più della metà di loro ha interrotto gli studi dopo la licenza media (63%), mentre l’11% non ha un titolo di studio riconosciuto. Circa un terzo dei partecipanti ha dichiarato di non avere precedenti esperienze di lavoro e/o di formazione professionale.

IL PERCORSO FORMATIVO

Conclusa la fase di selezione, si è svolto l’assessment individuale e di gruppo a cura di A&I, che affianca i partecipanti con “case manager” dedicati. In questa fase, alle ragazze e ai ragazzi è stata offerta la possibilità di conoscersi, esprimere attitudini personali, apprendere nozioni base sui contratti e colloqui di lavoro e condividere eventuali abilità professionali pregresse. Al termine di questo primo modulo, i ragazzi sono stati suddivisi in due gruppi in base alle attitudini emerse:

Corso di formazione di 40 ore bar-caffetteria presso il Training Center di Lavazza Group a Torino
Ai ragazzi sono state trasmesse le tecniche essenziali per inserirsi nel mondo del lavoro come baristi, approfondendo gli aspetti relativi al caffè e alla sua preparazione, insieme ad un percorso legato al corretto utilizzo delle attrezzature. Si sono susseguiti momenti di teoria ad altri in cui i ragazzi hanno testato in prima persona le varie preparazioni, in affiancamento ai tutor d’aula, imparando tecniche professionali e sviluppando creatività e intraprendenza.
Ai ragazzi sono state trasmesse le tecniche essenziali per inserirsi nel mondo del lavoro come baristi, approfondendo gli aspetti relativi al caffè e alla sua preparazione, insieme ad un percorso legato al corretto utilizzo delle attrezzature. Si sono susseguiti momenti di teoria ad altri in cui i ragazzi hanno testato in prima persona le varie preparazioni, in affiancamento ai tutor d’aula, imparando tecniche professionali e sviluppando creatività e intraprendenza.

Corso di formazione di 100 ore bartender e mixology presso la Campari Academy e l’Università della Birra, il centro di eccellenza del Gruppo HEINEKEN Italia
Il percorso ha inteso sviluppare nei partecipanti capacità tecniche, teoriche e di interazione per entrare in maniera consapevole nel mondo del lavoro come professionisti del mixology. Le lezioni hanno previsto una parte teorica di approfondimento su temi specifici e un’altra pratica nel corso della quale i ragazzi si sono messi alla prova nelle postazioni bar. Durante la formazione all’Università della Birra è stato richiesto ai partecipanti di progettare il loro locale ideale così da immergersi in modo creativo e divertente nel settore, con obiettivi e metodologie ben definite.

Il percorso di AdAstra Project proseguirà con tirocini professionali di quattro mesi presso aziende profit o non profit e  la rete delle cooperative sociali, con l’accompagnamento e la ricerca attiva del lavoro.

#AdAstraProject: i giovani proseguono il percorso di formazione per diventare artigiani del gusto italiano

Il percorso pilota di alta formazione per l’inserimento lavorativo nel settore food and beverage delle nostro gruppo di ragazze e ragazzi tra i 18 e i 24 anni, è entrato nella fase pratica e sfidante: dopo la coinvolgente formazione nelle Academy di  Campari Group, Eataly e Lavazza sono attualmente in corso i tirocini professionali in cui  metteranno in pratica quanto appreso nei corsi.

Un ringraziamento alle tre nostre aziende partner – Campari, Eataly e Lavazza – che, oltre a mettere a disposizione le loro strutture e i loro professionisti, hanno seguito, dato consigli e esortato i ragazzi a cogliere tutte le opportunità di questa esperienza unica. Un’esperienza che non sarebbe possibile senza il supporto specialistico di A&I, che segue passo dopo passo il percorso dei ragazzi – dalle selezioni  all’inserimento lavorativo – con case manager dedicati.

Nonostante l’incertezza dei mesi scorsi legata all’emergenza Covid, i ragazzi erano impazienti di sperimentare quanto appreso e motivati ad affrontare l’attività sul campo, non senza qualche preoccupazione: soddisfare il cliente e il proprio datore di lavoro.

Hanno manifestato, anche nel difficile periodo di lockdown, la volontà di mettersi in gioco per entrare nel mercato del lavoro; come ricorda il motto latino per aspera ad astra, il nostro impegno è consentire loro di consolidare la fiducia in sé stessi e costruire il proprio progetto di vita per conquistare una stabilità di cui hanno grande bisogno.

AdAstra Project rappresenta un esempio di partnership tra realtà profit e non profit, coniuga esigenze e obiettivi delle imprese con un intervento di innovazione sociale, è aperto a futuri sviluppi e potrà essere esteso ad altre imprese e ad altri settori. Per questo abbiamo costituito il Fondo solidale AdAstra destinato a raccogliere risorse e energie di imprese e privati che vogliano aiutare altri giovani ad acquisire competenze specialistiche e professionali e contribuire così a creare una prospettiva di futuro.


 

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AdAstra Project per dare spazio al futuro dei giovani

Martedì 3 dicembre 2019, ore 10.30 Centro Congressi Cariplo

Al via il progetto pilota AdAstra Project che prevede percorsi di alta formazione  e tirocini professionali, finalizzati all’inserimento lavorativo – nel settore food and beverage – di giovani in condizioni di svantaggio e fragilità personale e sociale.

Il progetto si rivolge a ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 24 anni, residenti nella città metropolitana di Milano motivati ad affrontare un’esperienza sfidante e la volontà di mettersi in gioco per entrare nel mercato del lavoro.

AdAstra Project è realizzato in collaborazione con tre grandi aziende del Made in Italy: Campari Group, Eataly e Lavazza che mettono a disposizione le proprie academy e opportunità di training on the job affinché i giovani possano acquisire competenze specialistiche e professionali utili ad intraprendere una carriera nel settore.

A&I Società Cooperativa Sociale ONLUS fornirà assistenza specialistica in tutte le fasi del percorso – dalla selezione, all’inserimento lavorativo – ; un  primo modulo formativo di soft skill  consentirà di valutare le inclinazioni di ciascuno ed individuare i venti giovani da indirizzare ai percorsi personalizzati presso le aziende.

AdAstra Project rappresenta un esempio di partnership tra realtà profit e non profit, coniuga esigenze e obiettivi delle imprese con un intervento di innovazione sociale.

Il progetto è aperto a futuri sviluppi, se la sperimentazione otterrà i risultati attesi, potrà essere estesa ad altre imprese e ad altri settori. Per questo abbiamo costituito  un Fondo solidale AdAstra per raccogliere risorse e energie di imprese e privati che vogliono contribuire a creare prospettive per giovani fragili ed aiutarli a imboccare una strada nel mondo del lavoro.


 

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