METTITI NELLE MIE SCARPE è un invito a camminare nelle scarpe di un’altra persona e ad ascoltare la sua storia.
Si tratta di un’opera d’arte interattiva che Fondazione Empatia Milano, insieme a Levi’s®, con il sostegno della nostra Fondazione, porta a Milano dopo un percorso in altre città europee.
La maxi installazione “A Mile in My Shoes”, dell’artista inglese Clare Patey (Direttrice di Empathy Museum), rappresenta una gigantesca scatola di scarpe dove è possibile scegliere e indossare un paio di calzature per camminare “nelle scarpe degli altri” ascoltando la storia raccontata dalla voce del protagonista.
Nella grande scatola si potranno ascoltare trentuno podcast originali (21 in italiano e 10 in inglese) che testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità della città di Milano e non solo, per stimolare l’esercizio empatico, proponendo intenzionalmente anche prospettive e punti di vista disturbanti e sconosciuti.
Attraverso un allestimento iconico ed esperienziale, l’opera sviluppa il concetto di empatia e ne rende tangibile il significato. “Mettersi nei panni degli altri” richiede ascolto, disponibilità, accettazione… capacità che possono essere allenate e sviluppate. Oggi, dopo l’esperienza della pandemia, il messaggio dell’installazione assume un nuovo e più profondo valore.
Il progetto interpreta l’impegno della nostra Fondazione, volto a favorire la costruzione di legami sociali e società coese. Con questa motivazione, Bando 57 ha assicurato il sostegno alla Fondazione Empatia, consentendo di accogliere a Milano un’opera d’arte di fama mondiale e offrendo ai milanesi un’esperienza del tutto inedita.
METTITI NELLE MIE SCARPE – dal 21 al 28 Settembre in Piazza XXV Aprile a Milano dalle h. 13.00 alle h. 20.00.
L’evento, patrocinato dal Comune di Milano, è realizzato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano, in collaborazione con Levi’s®, curato da Fondazione Empatia Milano e Piano B. Collaborano inoltre Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Fondazione Idea Vita, Fondazione De Agostini e l’Associazione per la Ricerca Sociale (ARS). I podcast sono montati dai registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e musicati dal compositore Massimo Mariani.
