Cittadinanza al lavoro

La pandemia ha accresciuto il numero di famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale derivanti da difficoltà d’inserimento lavorativo. Il progetto Cittadinanza al lavoro, nasce da una call della nostra Fondazione per sperimentare una risposta territoriale sistemica e collettiva a queste problematiche.

Presentato il 7 aprile al Municipio di Pioltello, il progetto coinvolge attivamente diversi attori: gli enti locali, in particolare i Comuni di Pioltello, Segrate, Vimodrone,  Rodano, su cui interviene; le agenzie pubbliche per il lavoro,  il tessuto produttivo e commerciale, gli enti del terzo settore, i cittadini stessi. Il progetto muove in due direzioni: da un lato, individua e sostiene le persone che hanno difficoltà sul piano occupazionale e una conseguente difficoltà economica familiare; dall’altro, coinvolge le imprese locali per elaborare una risposta di formazione e orientamento funzionale alle esigenze del mercato del lavoro del territorio. 

L’obiettivo è attivare le antenne della comunità (servizi sociali, parrocchie, associazioni di volontariato, sportive e culturali) per intercettare le persone che per la prima volta si trovano in condizione di fragilità e spesso non sanno a chi rivolgersi oppure che faticano a manifestare la loro difficoltà ai canali istituzionali. Si tratta anche di soggetti che possiedono esperienze o competenze, ma che corrono il rischio di avvitarsi in una spirale negativa, se non pericolosa. 

Il progetto offre un supporto nella ricerca di soluzioni lavorative con azioni di orientamento,  formazione, attraverso i canali esistenti (centri per l’impiego), cui affiancare percorsi di ridefinizione delle  professionalità e la creazione di corsi formativi mirati sui bisogni espressi dalle imprese locali; ed anche il sostegno delle idee di piccola imprenditorialità  e delle start up. Il processo si accompagna a contributi economici finalizzati, che consentono di fare fronte alle spese fondamentali (rate dei mutui,  affitti, bollette, etc.) o di sostenere l’investimento di qualificazione professionale (corsi, acquisizione titoli di studio, patenti di guida, etc.).

L’azione su imprese e commercianti comporta il loro coinvolgimento attivo, a partire dall’analisi delle difficoltà che incontrano nel reperire forza lavoro, per individuare quali figure professionali e competenze sono scoperte, e finalizzare in maniera efficace la formazione professionale, quali sono i limiti che incontrano nello sviluppo e nella continuità aziendale o nella crescita commerciale. 

Le imprese potranno fornire il proprio contributo ospitando tirocini aziendali, mettendo a disposizione personale competente per la formazione; inoltre sponsorizzando progetti di impresa nascenti o fornendo  commesse alle start up avviate, potranno contribuire ad attivare un circolo virtuoso che riduce le disuguaglianze e le tensioni sociali e fa crescere l’economia del territorio.   

Il progetto si propone di costituire un Osservatorio civico sul lavoro, partecipato da cittadini e imprese e la  creazione di una Academy Territoriale per sviluppare esperienze formative aperte che possano raggiungere  almeno 400 persone. 

La finalità del progetto “Cittadinanza al lavoro” richiama l’intera collettività e responsabilizzarsi, per costruire una rete di relazioni e scambi che creino davvero il senso di comunità. Così come il lavoro del singolo non è solamente il modo per sostentarsi, ma è anche il contributo che ciascuno di noi porta alla comunità cui appartiene, che sia un lavoratore, un commerciante, un imprenditore, un rappresentante delle istituzioni. Principio fondamentale la costruzione di una comunità solidale.

La Fondazione di Comunità Milano, con gli enti locali e del terzo settore sono impegnati nella realizzazione del progetto; ciascuno può dare in proprio contributo anche attraverso il Fondo “Cittadinanza al Lavoro.